INDICE DEGLI ARGOMENTI
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Vernici pericolose: qual è l’alternativa?
La nostra salute, il nostro benessere dipendono anche dagli ambienti in cui viviamo e lavoriamo. Dipendono cioè da come questi ambienti sono costruiti e dai materiali usati nelle finiture. Molte sostanze già dichiarate tossiche, vale a dire la cui tossicità, in alcuni casi la cui carica cancerogena, è dimostrata da studi scientifici,  vengono ancora oggi tranquillamente usate. Vengono impiegati nell’edilizia comune ma sono tossici gli impregnanti, sono cancerogene alcune sostanze contenute nelle pitture, nelle vernici e nelle colle, sono altamente tossici diversi materiali usati per l’isolamento. La bioarchitettura propone delle alternative  a quelle tradizionali con prodotti di grande resa e di assoluta sicurezza per la nostra salute e per quella dell’ambiente. La soluzione quindi va cercata in tecniche e sostanze antiche, del tutto naturali a volte reinterpretate attraverso un aggiornamento tecnologico.

Le pitture e le vernici sono presenti costantemente nei nostri ambienti e negli oggetti di vita quotidiana. Mobili, pareti, oggetti  di arredo nella quasi totalità subiscono dei trattamenti di finitura. Quello che ci dobbiamo domandare allora è: siamo consapevoli che questi prodotti così diffusi e così indispensabili possono contenere sostanze o composti (dalle resine ai solventi, dai pigmenti agli antimuffa,ecc.) classificati come pericolosi e quindi nocivi alla nostra salute?
È bene sapere che i materiali per il trattamento e la finitura delle superfici di legno, intonaco, ferro così come i prodotti per l'incollaggio sono in genere i più dipendenti dall'industria petrolchimica.
Oggi in questo settore vengono utilizzate circa 40.000 sostanze chimiche diverse che molto spesso vengono introdotte sul mercato senza un’analisi attenta del loro grado di tossicità per gli esseri viventi e del loro impatto sull’ambiente che ci circonda.
Un dato per riflettere: da ogni tonnellata di pitture e vernici evaporano circa 400 kg di solventi tossici per l’uomo e dannosi per l’ambiente.
Tra i componenti delle vernici acriliche o viniliche in particolare, sono presenti solventi alcuni dei quali riconosciuti cancerogeni dal Ministero della Sanità. Ma non solo i solventi sono i responsabili dei danni alla nostra salute, le vernici infatti sono composte anche da pigmenti (le materie coloranti), le cariche (le materie rinforzanti) e le colle (le materie leganti).
Studi condotti dai più importanti enti di tutela della salute pubblica hanno verificato la tossicità di alcuni di questi materiali, a volte ne è stata provata la cancerogenicità, ma ancora molto è da fare.
Nella composizione delle vernici ancora oggi possiamo trovare la presenza di metalli pesanti, estremamente pericolosi per la salute e per l’ambiente, come il cadmio, il cromo, il mercurio, l’arsenico e il titanio. Ovviamente va tenuto presente che una sostanza ha una carica di pericolosità che varia a seconda delle tecniche d’uso utilizzate, e a seconda della percentuale in cui esse sono presenti nel prodotto finito.
Come in altri settori anche per le pitture la Bioedilizia propone il ritorno a materie prime collaudate dall'uomo in centinaia di anni di impiego.
La Bioedilizia propone l’utilizzo di prodotti che la natura mette a disposizione, senza costi ed aggravi aggiuntivi, prodotti a basso impatto ambientale, che permettono di vivere e sentirsi meglio nella propria abitazione.
La soluzione quindi va cercata in tecniche e sostanze antiche, del tutto naturali a volte reinterpretate attraverso un aggiornamento tecnologico.
Tutti i componenti delle vernici e delle pitture utilizzate dalle ditte produttrici di materiali bioedili sono sempre dichiarate (la cosiddetta etichetta “trasparente”), secondo un codice etico che richiede la massima trasparenza sulla biografia del prodotto.
Sono prodotti composti da materie prime naturali rinnovabili, esenti da emissioni nocive, la cui trasformazione avviene nel rispetto della natura, con l’esclusione di materie prime di sintesi petrolchimica.
Si tratta di composti ottenuti da resine vegetali, olii vegetali, gomme e colle, spiriti vegetali, olii essenziali, coloranti vegetali, prodotti di origine animale, sostanze minerali naturali elaborate.
L’utilizzo di questi materiali evita le allergie e gli effetti dannosi conosciuti e non conosciuti, dei prodotti chimici derivati dal petrolio.
La bioedilizia sceglie sostanze interamente naturali che hanno un effetto equilibrante, mantengono la traspirabilità delle superfici trattate, mentre i pigmenti costituiti da terre naturali, offrono colori molto stabili, vivi e piacevoli al tatto.
Realizzati con materie prime vegetali (quindi fonti rinnovabili) e terre naturali, non comportano inquinamento. Sono biodegradabili, e conosciute dal ciclo biofisico del “sistema Terra”.

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Cattivi colori
Ecco un elenco dei pigmenti a cui dovete fare attenzione perché presentano tossicità :

ARANCIO DI CADMIO
ARANCIO DI CROMO
ARANCIO DI MOBILDENO
ARANCIO DI PIOMBO
ARANCIO DI ZOLFO
AZZURRITE
BIANCO DI BISMUTO
BIANCO DI PIOMBO
BIANCO DI TITANIO
BIANCO DI ZINCO
BIANCO MISTO
BLU CERULEO
BLU DI COBALTO
BLU DI MANGANESE
BRUNO DI FIRENZE
BRUNO DI MANGANESE
BRUNO DI PRUSSIA
CINABRO DI MINIERA
GIALLO DI BARIO
GIALLO DI CADMIO
GIALLO DI COBALTO
GIALLO DI CROMO
GIALLO DI NAPOLI
GIALLO DI PIOMBO-STAGNO
GIALLO DI STRONZIO
GIALLO DI ZINCO
GIALLO MINERALE
GOMMA GUTTA
LITARGIRIO
MASSICOT
MINIO
NERO DI LAMPADA
ORO MUSIVO
ORPIMENTO
REALGAR
ROSSO DI CADMIO
ROSSO DI CROMO
TERRA DI SIENA NATURALE
TERRA D'OMBRA BRUCIATA
VERDE DI CADMIO
VERDE DI CINABRO
VERDE DI COBALTO
VERDE DI GUIGNET
VERDE DI SCHEELE
VERDE DI SCHWEINFURT
VERDE MALACHITE
VERDE OSSIDO DI CROMO OPACO
VERDE OSSIDO DI CROMO TRASPARENTE
VERDE VERONESE
VERDIGRIS
VIOLETTO DI COBALTO
VIOLETTO DI MANGANESE

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Vernici naturali
Le vernici Solas sono composte esclusivamente da sostanze vegetali e minerali quali olii vegetali, olii essenziali, resine vegetali, cera d'api, terre coloranti, ecc.

Non danneggiano chi le usa, anzi, lo mettono in contatto con sostanze di qualità che creano benessere ed armonia.

Non producono inquinamento in fase di produzione.

Non sono causa di danni ambientali in fase di smaltimento perché si reintegrano nel ciclo biologico-vitale della natura da cui provengono.

Sollecitano l'esperienza sensoriale con colori vivi e profumi gradevoli e balsamici.

Tutti i prodotti Solas sono garantiti al consumo:

  • dall’autocertificazione della totalità dei componenti presenti nelle vernici, indicate sulle etichette e dettagliate nelle schede tecniche.
  • dalla ricchezza delle formule, elaborate in molti anni di esperienza e dall’avanzata tecnologia produttiva, che permettono di offrire uno strumento di alto contenuto tecnico ed estetico.

FORTE  idropittura lavabile per esterni alle resine vegetali e farina di quarzo ad alta copertura. Antistatica.

SMAGLIANTE  idropittura lavabile per interni alle resine vegetali, ad alta copertura. Satinata. Antistatica.

TRASPIRANTE  idropittura traspirante per interni alle resine vegetali, ad alta copertura. Antistatica.

FISSANTE  fissativo alle resine vegetali in soluzione acquosa per la preparazione dei supporti prima del trattamento con idropittura. Particolarmente indicato per velature murali.

SALI DI BORO  sali impregnanti per muri con problemi di muffa. Proteggono il legno dall’attacco di funghi, muffe, tarli, parassiti in genere e roditori. Agiscono come batteriostatici offrendo un’azione molto prolungata nel tempo. Non danneggiano la salute.

Tutte le vernici Solas per il muro offrono: altissima traspirabilità per ambienti più sani e trattamenti che durano più a lungo; ottima resa, copertura ed elasticità; effetto antistatico che riduce notevolmente il deposito di polveri e smog sui muri; ottima idrorepellenza.
Tutta la produzione SOLAS è totalmente esente da petrolderivati, biocidi e altre sostanze nocive.
Ogni prodotto è:
NATURALE
BIOECOLOGICO
ATOSSICO

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Primo premio Ecoprodotto 2000
La Solas ha vinto il I Premio Ecoprodotto 2000 istituito dalla Regione Lombardia per la categoria vernici e pitture.
Questo premio è stato riconosciuto alla Solas per l’impegno con il quale da oltre 10 anni l’impresa ha perseguito con successo obiettivi di massima attenzione all’ambiente e alla salute.

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Patrimonio dell'umanità
Lo sapevate che le risorse idriche mondiali sono dappertutto in uno stato disastroso e che l'inquinamento, le contaminazioni e gli sperperi hanno fatto dell'acqua dolce una risorsa sempre più "rara" e preziosa? Lo sapevate che nell'ultimo secolo il consumo globale di acqua è aumentato più del doppio rispetto alla crescita della popolazione, e la diminuzione delle risorse idriche potrebbe far diventare proibitivi i costi dell'approvvigionamento alimentare per oltre un miliardo di esseri umani? Lo sapevate che ogni giorno un europeo medio consuma quanto un africano in sei mesi? Lo sapevate che con piccoli accorgimenti potremmo ridurre il consumo e l'inquinamento dell'acqua?

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Basta con gli sprechi, stop all'inquinamento

Quanta acqua c'è sulla terra
La quantità totale di acqua nel mondo è stimata in 1,5 miliardi di km3 ; di cui il 97% è costituito da acqua salata (oceani e mari), e il restante 2,6% da acqua dolce, per la maggior parte racchiusa in ghiacciai e falde sotterranee. Solo una piccola parte, lo 0,015% è disponibile per l'uomo, ma distribuita geograficamente in maniera diseguale.
Più di 1,4 miliardi di persone nel mondo non hanno accesso all'acqua potabile. Siccome l'acqua é, con l'aria, la principale fonte di vita insostituibile, ciò significa che il diritto alla vita per centinaia di milioni di esseri umani è oggi severamente negato o, perlomeno, troncato.
Se non s'inverte la tendenza nel 2020 le persone senza accesso  all'acqua potabile diventeranno più di 3 miliardi.

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Quanta acqua consumiamo
L'offerta di risorse idriche mondiali è nettamente inferiore alla domanda, e un terzo della popolazione del pianeta vive già in regioni considerate "idricamente stressate", per usare la definizione del World Resources Institute.
Il 73% dell'acqua che utilizziamo è destinata all'agricoltura, il 21% all'industria ed il 6% alle esigenze civili della popolazione. Il consumo idrico è ripartito in modo ineguale: un europeo consuma una quantità di acqua 70 volte maggiore di un abitante del Ghana; un americano del nord circa 300 volte in più. Tra il 1900 e il 1995 il consumo di acqua si è sestuplicato.
Un italiano usa in un giorno tanta acqua quanta ne consuma un africano nelle zone desertiche in 6 mesi. Nel nostro paese il consumo si aggira sugli 80 metri cubi l'anno per persona, equivalenti a 225 litri giornalieri pro capite.
Dei litri di acqua potabile usati ogni giorno da ognuno di noi solo pochi vengono usati per scopi strettamente alimentari: di questi se ne bevono solo 3 litri, gli altri vengono usati per il WC (10 litri ogni volta che scarichiamo), nei lavandini, per le lavatrici, le lavastoviglie, nelle vasche da bagno.

Link utili:

www.cipsi.it/contrattoacqua

www.tearfund.org

www.watervision.org

www.worldwatercouncil.org

www.gwpforum.org

www.worldwatercommission.org

www.wsp.org/english/index.html

www.wsscc.org

www.wateraid.org.uk

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Acqua inquinata
L'inquinamento, le contaminazioni e gli sperperi hanno fatto dell'acqua dolce una risorsa sempre più "rara" nella qualità necessaria ed indispensabile alla vita. Cosi, anche nei paesi sviluppati come l'Italia, é diventato sempre più costoso accedere all'acqua dolce di buona qualità.
Da anni, il costo dell'acqua non fa che aumentare anche se, in Italia, la qualità dell'acqua e della sua distribuzione resta inadeguata ed insufficiente in moltissime zone del territorio.
Il contrasto é flagrante - ed inaccettabile - tra le zone dove la carenza d'acqua resta un problema di vissuto quotidiano e le zone dove gli sperperi, dovuti ad un'agricoltura intensiva, ad attività industriali inquinanti ed ad usi domestici/privati irragionevoli, si traducono in una dilapidazione predatrice del patrimonio idrico comune nazionale e mondiale.

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Consigli utili per ridurre il consumo  e limitare al minimo l'inquinamento dell'acqua

  • Non lasciare i rubinetti aperti.
  • Applicare un frangiflutto a un rubinetto per arricchire d'aria il getto d'acqua; questo consente ad una famiglia di tre persone di risparmiare fino a 6.000 litri di acqua all'anno.
  • Fare la doccia al posto del bagno in vasca, ciò consente un risparmio di 1.200 di acqua potabile all'anno. Per una normale doccia si possono consumare dai 20 ai 50 litri di acqua, cinque volte in meno di una bagno in vasca. Fare la doccia lasciando l'acqua aperta soltanto per il tempo necessario.
  • Far riparare tempestivamente le perdite dell'impianto interno. Un rubinetto che gocciola al ritmo di 90 gocce al minuto spreca 4.000 litri di acqua all'anno.
  • Non fare uso eccessivo di prodotti chimici per la pulizia della casa. Per disinfettare e lucidare basta acqua e un po' di aceto oppure bicarbonato.
  • Per risolvere il problema calcare senza usare additivi chimici, altamente inquinanti, installare sistemi ecologici anticalcare e battericidi delle acque, a funzionamento Fisico Elettromagnetico, che non alterano la composizione dell'acqua e in più permettono un risparmio dei consumi energetici e una minore manutenzione degli elettrodomestici.
  • Non usare la toilette come discarica di sostanze tossiche (vernici, lacche, prodotti chimici, sigarette, solventi) altrimenti si riduce la funzionalità del sistema fognario.
  • Innaffiare l'orto con acqua piovana raccolta precedentemente e i fiori e le piante in vaso con acqua già utilizzata per lavare verdura e frutta; si possono così recuperare oltre 6.000 litri di acqua potabile all'anno.
  • Far funzionare la lavatrice o la lavastoviglie a pieno carico; si ottiene così un risparmio pari a 8.000/11.000 litri di acqua potabile all'anno per famiglia.
  • Pulire i piatti subito dopo i pasti, togliere lo sporco più grossolano, condire la pasta nel tegame ancora caldo evitando di sporcare un'altra terrina; questi piccoli accorgimenti permettono un risparmio idrico, energetico e di detersivi.
  • Usare l'acqua di cottura della pasta per lavare i piatti e le stoviglie; questa ha infatti un forte potere sgrassante e permette così un risparmio idrico e di detersivi.
  • Chiudere il rubinetto mentre si lavano i denti e tappare il lavandino al momento di farsi la barba; questo permette di risparmiare fino a 7.500 litri all'anno per una famiglia di tre persone.
  • Utilizzare per lo scarico del water un sistema a rubinetto o a manovella al posto di quello a sciacquone; si risparmia così circa 26.000 litri all'anno.

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arredamento

 

L'arte del disporre
Feng Shui significa letteralmente "vento e acqua", ed è una disciplina cinese oggi apprezzata anche in Occidente sul modo di disporre gli ambienti per raggiungere l'armonia e sfruttare l'energia positiva. La nostra casa oltre ad essere un rifugio, è uno strumento vivo in cui pulsano flussi d’energie sconosciute e ricchissime. Molte di queste energie sono benefiche e possono venirci in aiuto in tutti i campi della nostra esistenza: nella salute, nella creatività, nella ricerca della pace interiore. Altre energie che attraversano ogni casa sono invece ostili, pericolose e vanno neutralizzate.

I cinesi ci vengono incontro con l'arte del Feng Shui, una disciplina praticata al fine di conoscere, modulare, rinforzare o neutralizzare questi flussi energetici. Il Feng Shui propone chiare indicazioni per la progettazione, l'arredamento d’interni e l'orientamento delle singole stanze in modo da migliorare la qualità della vita.

Non è un'arte nuova, per migliaia di anni, almeno quattromila, è stata praticata nell'antica Cina e determina la collocazione delle case cinesi, oltre che degli oggetti al loro interno. Per i cinesi gli edifici non sono oggetti inanimati, ma come tutte le cose irradiano energia, o chi. Tutti concordano sulla sua importanza, ma le differenze di dettaglio nelle diverse culture sono numerose, e alcuni aspetti del sistema si rivelano inefficaci se usati in Occidente per differenza di energie, tradizioni e fedi. Vale tuttavia la pena di conoscerne i principi fondamentali.

Nove sono i sistemi fondamentali del Feng Shui per modulare l'energia:

1.      Luci brillanti e oggetti rifrangenti per attivare il chi: specchi, cristalli, sfere di cristallo e lampade luminose.

2.      Suoni. Campanelle mosse dal vento regolano e aumentano il flusso del chi. Spesso sono appese al soffitto di un corridoio per interrompere un flusso troppo rapido di chi.

3.      Esseri viventi. Animali, pesci, piante, fiori aumentano l'energia della casa.

4.      Oggetti solidi. La disposizione dei mobili influisce sull'energia.

5.      Oggetti mobili. Mulini e maniche a vento, fontane, pendenti, ogni oggetto che si muova attiva l'energia.

6.      Oggetti a funzionamento elettrico. Fontane e cascate, campanelli elettrici incrementano il chi.

7.      Simboli e ornamenti simbolici. Qualsiasi simbolo o dipinto che rivesta per noi un qualche significato.

8.      Colori. Vanno scelti in base a ciò che significano per ognuno di noi.

9.      Nastri e frange. I nastri rossi si mettono sulle porte mentre tende con lunghe frange possono servire per nascondere travi (che ostacolano il flusso di energia).

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Alcuni esperti di Feng Shui si servono di un sistema a griglia, detto ba-gua, che collega alcune zone della casa ad aspetti della nostra vita spirituale.
Basterà sovrapporre la griglia al centro della planimetria della casa, in modo che l'ingresso si apra sul lato inferiore in uno dei tre settori. Si può applicare la stessa procedura per la scrivania su cui lavoriamo, sovrapponendo ad essa la griglia.

RICCHEZZA
Il settore riguarda la fortuna e l'abbondanza di ogni genere, non solo in termini di denaro: è il luogo adatto agli oggetti di valore.

FAMIGLIA
Riguarda influssi del passato, genitori, eredità, le nostre radici. E' il luogo giusto per tenervi fotografie e ricordi di passati successi.

CONOSCENZA INTERIORE
Riguarda meditazione, studio, guida interiore. Perfetto per una biblioteca o uno studio.

SALUTE
Settore collegato a salute e vitalità.

FAMA
Espressione della nostra personalità, ciò per cui siamo conosciuti.

RAPPORTI
I nostri rapporti con gli altri. E' bene collocare in questo spazio oggetti accoppiati e fotografie che ci ritraggono in situazioni felici con persone che amiamo.

PROGETTI
Figli o qualsiasi cosa da noi creata.

PERSONE UTILI
Luogo ideale per un altare domestico, per avere appoggio dagli altri.

CARRIERA
Tutto ciò a cui dedichiamo gran parte del nostro tempo.

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Non esiste una formula per dire quanto tempo é necessario dormire.
Di solito il tempo dedicato al sonno varia tra le cinque e le dieci ore con una media di sette ore e mezza.
Le esigenze e i modelli di sonno cambiano sensibilmente con l'età, e più questa avanza, meno tempo totale di sonno abbiamo bisogno.
Ma una cosa é comunque certa: dormire bene
è necessario alla salute, il sonno è essenziale per una buona qualità della vita, è fondamentale per il nostro organismo, per l'efficienza del sistema immunitario, per la salute in generale, per la crescita e per le corrette funzioni organiche.

Come fare, allora, per trascorrere notti tranquille e serene?
Ecco alcuni semplici accorgimenti per creare un ambiente che favorisca un sonno tranquillo.

Alcuni semplici accorgimenti per creare un ambiente che favorisca un sonno tranquillo.

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La temperatura.
Nella stanza da letto, è importante mantenere una temperatura né troppo fresca né troppo calda, per non costringere il corpo a usare il suo naturale sistema di termoregolazione, disturbando così il sonno, provocando continui risvegli o difficoltà ad addormentarsi. Il termometro dovrebbe segnare tra i 18 e i 20 gradi, l'umidità non dovrebbe scendere al di sotto del 50 per cento (usare un igrometro per controllarla). Troppo bassa può provocare secchezza delle mucose e della cute. Troppo alta può determinare la proliferazione di muffe e funghi, portatori di allergie e di disturbi alle vie respiratorie.  Quando la temperatura esterna è alta, è utile servirsi di pale da soffitto e ventilatori per rinfrescare la stanza da letto. Vanno però spenti durante il sonno, per evitare la comparsa di torcicollo, mal di schiena o mal di gola.
La luce.
Per favorire il sonno la stanza da letto deve essere buia e silenziosa. La luce infatti stimola il sistema nervoso a produrre sostanze che inducono lo stato di veglia. Per agevolare l’arrivo del sonno, abbassate l’intensità della luce in camera. Alla luce in posizione centrale sono preferibili lampade alle vostre spalle, ancora meglio se dotate di dispositivo ad intensità variabile. Al mattino, fate penetrare la luce del giorno piano piano senza serrare persiane o tapparelle, anche il vostro corpo si risveglierà lentamente, senza lo shock causato da una luce improvvisa.
L'aria.
E’ importante che la stanza da letto sia costantemente aerata. Nelle prime ore di sonno disponiamo di una riserva di ossigeno che diminuisce durante la notte, mentre aumenta l'anidride carbonica. La diminuzione del livello di ossigeno porta ad un sonno più leggero interrotto da continui risvegli. L’ideale sarebbe quindi lasciare anche durante la notte una finestra socchiusa, evitando ovviamente che si creino correnti. Se questo non fosse possibile, aerate bene prima di coricarvi. Ricordatevi di farlo anche in inverno, quando il ricambio naturale di aria è scarso. Evitare il fumo di tabacco.
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Il rumore.
Il rumore invia stimoli al cervello impedendogli un riposo profondo. Quando scegliamo la disposizione delle camere, decidiamo di dormire lontano dalla strada o da zone particolarmente rumorose (questo vale anche quando dobbiamo scegliere la stanza d’albergo). Il letto di conseguenza non andrà posizionato vicino alle pareti dove siano presenti impianti idraulici di bagno e cucina. Se la strada è rumorosa e le cause di rumore esterne difficilmente eliminabili, scegliamo i doppi vetri per le finestre: abbattono fino al 60% di rumori esterni. Per difenderci dai vicini troppo rumorosi posizioniamo nelle pareti di confine librerie, contropareti di cartongesso o, intercapedini riempite di isolanti naturali. Se necessario (specie se si tengono le finestre aperte), si può ricorrere ai tappi per le orecchie.
L'elettrosmog.
Campi magnetici e onde ad alta frequenza sono causa di un inquinamento spesso ignorato perché invisibile, ma per questo assai subdolo e dannoso per il nostro organismo. Senza entrare nel dettaglio oggi possiamo affermare con certezza che le onde elettromagnetiche anche a bassa frequenza causano forti tensioni nei tessuti umani, disturbando e nei casi più gravi danneggiando irrimediabilmente il nostro fisico. Per evitare che questo invisibile nemico disturbi il nostro sonno occorre eliminare dalla camera da letto stereo, cellulari, computer, televisione, sveglie elettriche, e strutture metalliche proprio per evitare la conduzione e l'accumulo di cariche elettromagnetiche.
I Colori.
Dipingere la camera da letto nel modo giusto può aiutare a dormire meglio. Per dormire bene l’ambiente dovrebbe essere dipinto con colori estremamente rilassanti, come il verde e il blu. Al contrario, toni vivaci come il giallo, il rosso o carte da parati con eccessive fantasie possono ostacolare la naturale induzione del sonno.
L'orientamento.
Dormire con la testa (polo positivo) rivolta a Nord (polo negativo della Terra) è una regola importante per favorire i processi di scarico elettrico e l'allineamento con le linee di forza terrestri. È stato infatti dimostrato scientificamente che in questo modo la pressione arteriosa scende al minimo e la respirazione risulta più libera.
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L'igiene.
Effettuare un'accurata e costante pulizia della casa. Prediligere un arredamento semplice e facile da pulire. Lavare settimanalmente federe e lenzuola in lavatrice, con temperatura superiore ai 60°.
I vestiti.
Sono ideali le fibre naturali (come cotone, seta, lino), che impediscono un'eccessiva sudorazione e permettono alla pelle di respirare. L'abbigliamento deve essere comodo, anche di un paio di taglie in più rispetto al normale, e non deve avere elastici (in vita, ai polsi o alle caviglie), cinture strette e colli abbottonati per non ostacolare la circolazione sanguigna.
Le lenzuola.
Anche le lenzuola sono importanti per favorire il sonno. Vanno preferite quelle in materiale naturale, come il cotone, il lino e la seta, perché consentono una migliore traspirazione. Anche in questo caso va prestata una certa attenzione ai colori: meglio i classici pastello e bianco, perché infondono calma.

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Ma veniamo all'elemento centrale per garantirci un corretto riposo: un buon letto.

Spesso dormiamo su letti e materassi scelti un po' a caso, commettendo così un gravissimo errore visto che vi trascorriamo un terzo della nostra vita.

Prima tre suggerimenti veloci:

  • Non scegliete il materasso a prescindere dal supporto che avete o che volete acquistare. Sono infatti due componenti che devono essere complementari tra loro. Cercate quindi di provare rete e materasso abbinati prima di acquistarli.
  • Il materasso ha bisogno di cure: andrebbe ruotato testa/piedi e sollevato almeno una volta alla settimana.
  • Dopo 7/8 anni dall'acquisto è bene pensare di sostituirlo.

Ora vediamo che caratteristiche deve avere un "sistema letto" scelto con cura:
il letto deve sostenere la colonna vertebrale permettendo anche e alle spalle di seguire la loro curvatura naturale.  La posizione ideale per dormire è su un fianco o sulla schiena (supina). In posizione supina, la colonna vertebrale dovrebbe formare una S poco accentuata, mentre quando si è su un fianco dovrebbe essere diritta. Anche la posizione del collo e delle spalle é estremamente importante: le vertebre cervicali dovrebbero essere diritte quando si giace sul fianco e leggermente curvate verso l'alto quando si riposa supini.
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Il materasso.
Ha un ruolo importante sulla qualità e sulla quantità del nostro sonno. Per dormire bene, il materasso ideale non deve essere né troppo rigido, né troppo morbido e deve garantire la traspirazione. Per capire se il proprio materasso fornisce il giusto sostegno, basta fare delle prove: se non si riesce a rotolare da una parte all'altra e si sprofonda nel materasso assumendo con la colonna una posizione accentuata di curvatura, vuol dire che il materasso è troppo morbido. Se stando sdraiati sulla schiena si riesce a passare una mano all'altezza dei reni avete un materasso troppo rigido.
Il Futon
È un materasso ecologico fedele alla tradizione giapponese. È costituito da falde di cotone grezzo disposte a strati e ricoperte da una fodera di cotone trapuntata a mano. Asseconda le naturali curvature del corpo garantendo, grazie anche alle fibre vegetali, energia e benessere al nostro sonno. Può essere appoggiato direttamente sui tatami, su una struttura a doghe o su un pianale di legno.
Il supporto
Evitare le reti metalliche, che oltre a produrre l'effetto amaca, sono delle vere e proprie antenne per le onde elettromagnetiche. Il letto ideale dovrebbe essere preferibilmente in legno. La base infatti deve offrire un supporto semirigido uniforme. Bene quindi la rete a doghe di legno. La struttura del letto deve permettere il passaggio dell'aria sotto, non dovrà quindi essere una struttura chiusa, come cassettoni o altro e dovrà essere sollevata dal pavimento.
Il Tatami
I tatami sono stuoie in paglia di riso pressata, rivestita di giunco intrecciato. L'utilizzo originale del tatami era come pavimento delle case giapponesi. Questa stuoia di circa 8 cm di spessore è tipica delle case tradizionali giapponesi. Crea una superficie uniforme che allo stesso tempo isola dall'umidità e permette la traspirazione grazie alla sua fibra vegetale.  Questo avviene attraverso i fori disposti regolarmente sul lato inferiore rivestito di uno speciale materiale. Costituisce un'ottima base per i futon.
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Il guanciale
E' bene utilizzare un guanciale né troppo sottile né troppo voluminoso, ma che sostenga la nuca e mantenga la testa correttamente allineata.
La scelta migliore è quella di orientarsi verso un cuscino malleabile, di modo che sostenga leggermente il collo: il giusto guanciale aiuterà la nostra colonna vertebrale ad assumere una corretta posizione durante il sonno.
 

Il pavimento

 

Facciamo attenzione a cosa mettiamo sotto i nostri piedi. Molto spesso, infatti, nella scelta dei materiali che andranno a comporre i pavimenti delle nostre case teniamo ben presenti caratteristiche di piacevolezza e di decorazione, senza pensare alla nostra salute. I pavimenti coprono grandi superfici e quindi rappresentano un fattore rilevante per il clima e la salubrità degli ambienti. È quindi estremamente importante capire che il pericolo maggiore per la nostra salute negli ambienti confinati viene dai materiali impiegati per le finiture e l’arredamento, ai quali spesso non si presta la dovuta attenzione. Teniamo presente che i pavimenti ecocompatibili regalano effetti positivi anche nell'immediato: elasticità per un camminare riposante, un buon isolamento acustico, un isolamento termico che riduce i costi energetici, una migliore traspirazione che migliora la qualità dell'aria all'interno degli ambienti.

I nemici più pericolosi per la nostra salute quando siamo in ambienti confinati possono provenire dai materiali impiegati per le finiture e l'arredamento, ai quali purtroppo spesso non si presta la dovuta attenzione. Degli oltre 15mila prodotti diversi utilizzati nell'edilizia tradizionale molti (incredibile!!) non sono testati e non se ne conoscono gli effetti sul lungo periodo soprattutto analizzandoli in sinergia con altri. Da uno studio condotto dall’Agenzia americana per la protezione dell'ambiente (EPA), durato per oltre 10 anni, è emerso che alcuni agenti inquinanti, atmosferici si concentrano maggiormente negli ambienti chiusi rispetto all'esterno, influenzando negativamente il nostro stato di salute. In particolar modo è stato osservato che i materiali di cui sono fatte le nostre case possono rilasciare sostanze chimiche tossiche per lunghi periodi di tempo. Cosa significa tutto questo? Inquinamento indoor, ovvero accade che nella composizione dei prodotti usati e comunemente in commercio sono presenti molti componenti chimici che causano emissioni dannose che permangono nell'ambiente per lunghi periodi di tempo, tra questi troviamo la formaldeide, il benzene, ecc., tutte sostanze dichiarate tossiche, se non addirittura cancerogene. La bioarchitettura e la bioedilizia esprimono la voglia di recuperare la naturalità per una migliore qualità della vita, si propongono come nuove modalità del costruire ispirate a principi antichi, ancora oggi validi, ovvero arginare il degrado ambientale e ripristinare un territorio sano in cui realizzare edifici vivibili e sani.

Per case amiche dell'ambiente e dell'uomo, prima di tutto è importante che i materiali siano naturali, non nocivi e che non siano stati resi inquinanti da successivi trattamenti. La bioarchitettura si propone di costruire ambienti che garantiscono il massimo benessere psicofisico, nel totale rispetto dell'ambiente (che anche in fase di produzione rispettino l'ambiente e che non vadano ad impoverire le risorse naturali e umane), usando tecnologie e materiali non alteranti.

Ma l'uso di materiali naturali non basta, è infatti indispensabile considerare la tecnica di posa che si intende adottare, il processo di finitura e di manutenzione e pulitura che esso necessita. Molto spesso succede che pur avendo preferito materiali naturali alla fine si ottiene comunque un carico inquinante elevato. Alcuni dati dimostrano che i prodotti utilizzati per la posa e i prodotti usati per il processo di finitura, per la pulizia e manutenzione, sono molto più inquinanti dei materiali da costruzioni impiegati.

(L'esempio più lampante è il parquet, in questo caso scegliamo un prodotto naturale, il legno, ma il trattamento tradizionale di finitura prevede l'uso di sostanze chimiche dannosissime, che vanificano la salubrità della scelta naturale). In alcune indagini svolte in Nord Europa si è constatato infatti che la causa di inquinamento non è sempre relativa al materiale bensì all'uso scorretto della tecnica di posa o all'uso improprio del materiale.

Ecco alcuni parametri da tenere presenti nella scelta dei materiali per pavimenti:
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Resistenza all'usura
Un'alta resistenza all'usura è richiesta per quasi tutti i pavimenti.

Elasticità
I pavimenti duri stancano gambe e piedi. Dal punto di vista ortopedico sono più adatti pavimenti morbidi ed elastici, in particolar modo in ambienti di lavoro in cui si sta molto in piedi.

Caratteristiche Igrotermiche
Materiali porosi e igroscopici (capaci di assorbire l'umidità ambientale), come legno, cotto e moquette in lana di pecora, esercitano un effetto equilibrante sul clima dei locali, ovviamente purché non abbiamo subito successivi processi di impermeabilizzazione. I pavimenti sintetici sono invece quasi completamente impermeabili e il loro effetto sul clima interno è piuttosto negativo, perché aumenta l'umidità interna. I pavimenti che possiedono un'elevata inerzia termica, come quelli in cotto o pietra naturale, accumulano e mantengono a lungo il calore assunto. Questa caratteristica è particolarmente apprezzabile in ambienti in cui il pavimento viene riscaldato, ma anche per poter sfruttare positivamente gli apporti solari di calore.

Proprietà acustiche
I pavimenti determinano fortemente anche l'acustica dei locali e la propagazione del rumore di calpestio all'interno dell'edificio. Pavimenti morbidi ed elastici attenuano il calpestio e assorbono anche il suono che si propaga attraverso l'aria, sono perciò i più adatti per ottenere locali silenziosi.

Proprietà elettrostatiche
Quando camminiamo su pavimenti che sono cattivi conduttori elettrici, ci carichiamo elettrostaticamente e quando poi tocchiamo un oggetto metallico prendiamo una leggera scossa elettrica. I pavimenti quindi devono avere una certa conducibilità elettrica o essere staticamente neutri. Questa caratteristica la possiedono quasi tutti i materiali usati per i pavimenti, ad eccezione di quelli sintetici se non espressamente resi antistatici.

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Energia solare

Riportare le case all'efficienza termica: una delle sfide della bioedilizia è proprio questa.
Ancora una volta infatti, in soccorso ai problemi della società contemporanea la bioedilizia è in grado di offrire delle soluzioni valide, in parte riproponendo tecniche di costruzione del nostro passato: muri spessi, infissi piccoli a nord e grandi a sud per catturare il sole, tre filtri, scuri in legno, persiane in legno e vetri alle finestre, soltanto per citarne alcune. Questi erano i criteri di costruzione in voga fino all'avvento dell'era industriale. Oggi invece i palazzi sono dei veri colabrodo, disperdono fino al 50% dell'energia generata per scaldare. Ma la bioedilizia è anche salto nel futuro, ovvero ci permette di utilizzare le migliori tecnologie a disposizione per sfruttare le risorse che la natura ci offre, senza procurare danni all'ambiente e con un occhio attento ai consumi e al risparmio. Tra le fonti di energia cosiddette alternative la più promettente e pulita è l'energia solare. L’energia solare è ancora considerata costosa o addirittura esotica. In realtà, i collettori solari sono installati con ampia frequenza, e spesso integrati così bene da risultare quasi invisibili. La tecnica è maturata e oggi è anche conveniente.

Installare i sistemi solari oggi conviene!
L’energia solare rispetto ad altre fonti ha molti vantaggi:

  • è inesauribile, durerà fino a quando ci saranno sole e terra
  • è pulita, perché ci arriva attraverso i raggi del sole
  • è abbondante, perché sfruttando solo una piccola parte di essa si soddisferebbe il fabbisogno di energia di tutti i paesi del mondo
  • non costa nulla come materia prima
  • inoltre bisogna considerare il fatto che l’elevato livello di prezzo raggiunto attualmente dal gasolio per riscaldamento e dal gas metano fa diventare molto più conveniente l’installazione dei pannelli solari
  • le tecnologie oggi a nostra disposizione rendono vantaggiosa l'energia solare anche laddove le condizioni climatiche non siano così favorevoli, come si evidenzia dalla sua diffusione in nord Europa (Germania = 1,5 milioni/ mq)
  • oggi anche le famiglie possono scegliere di utilizzare i sistemi solari, perché il risparmio sulle bollette energetiche consente di ripagare in alcuni anni il costo dell’investimento.

La tecnologia per l'utilizzo termico dell'energia solare ha raggiunto maturità e affidabilità tali, da farla rientrare tra i modi più razionali e puliti per scaldare l'acqua o l'aria. Il rendimento dei pannelli solari è aumentato di un buon 30 % nell'ultimo decennio, rendendo varie applicazioni nell'edilizia, nel terziario e nell'agricoltura, commercialmente competitive.

Le possibili applicazioni dell’energia solare termica gli usi più riusciti e diffusi sono:
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  1. Produzione di acqua calda sanitaria per uso domestico. La produzione di acqua calda per usi sanitari è un esempio semplice e pratico di come si possa allo stesso tempo salvaguardare l'ambiente e contribuire al bilancio familiare. Ogni famiglia italiana consuma quotidianamente diverse decine di litri di acqua calda. Per riscaldare l'acqua si utilizzano i classici scaldabagni elettrici oppure caldaie che generalmente bruciano metano. Sostituendo, o integrando, questi tradizionali sistemi per la produzione di acqua calda con tecnologie (collettori solari) basate sull'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, si evita l'emissione in atmosfera di anidride carbonica ed altri gas responsabili dell'effetto serra, con un risparmio sia in estate che in inverno che si attesta a circa il 70% del fabbisogno e garantisce un recupero dell’investimento in meno di 5 anni.
  2. Riscaldamento dell’ambiente. Il riscaldamento degli ambienti può essere sostenuto dall’impianto solare. Gli impianti ad aria calda sono costituiti da pannelli solari in cui circola l’aria e che con la spinta dei ventilatori viene fatta circolare negli ambienti da riscaldare.
  3. Riscaldamento piscine. Questo utilizzo è diffuso in tutta Europa, soprattutto per il riscaldamento di alcuni gradi delle piscine scoperte con l’utilizzo di semplici pannelli scoperti. La spesa è contenuta ed i vantaggi economici sono considerevoli. Le piscine coperte invece richiedono il riscaldamento tutto l’anno perciò sono dotate di collettori solari vetrati con uno scambiatore di calore che viene inserito nel sistema di filtraggio dell’acqua. I collettori solari per piscina possono fornire fino al 100% delle necessità termiche delle piscine. Sono inoltre i più semplici da installare della categoria. La combinazione di un sistema di riscaldamento solare e l'utilizzo di una copertura notturna può accrescere sensibilmente la lunghezza della stagione balneare con un incremento dei costi gestionali molto contenuto.
  4. Altri usi: sono molteplici gli usi possibili delle tecnologie solari per uso termico ad esempio sono utilizzati nel campo dell’agricoltura, dell’industria, della refrigerazione, e dell’alta temperatura per la produzione di elettricità.

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Ambiente

L’uomo è immerso in un campo elettromagnetico naturale generato dalla terra e da ciò che la circonda, e in un campo elettromagnetico artificiale, che negli ultimi anni è aumentato milioni di volte. Il nostro corpo è attraversato da radiazioni invisibili, e i nostri polmoni respirano gas radioattivi inodori e incolori che causano gravissime patologie: inconsapevolmente viviamo, nostro malgrado, in ambienti inquinati e squilibrati. Così come esiste una scienza medica che si interessa dei mali dell'uomo e degli eventuali rimedi, così esiste una scienza che studia gli effetti negativi provocati dai campi elettromagnetici sulla salute dell’uomo, e occupandosi delle patologie legate al luogo in cui si vive, dà le opportune indicazioni per limitarne gli effetti: il nome di questa scienza è geopatologia. Vediamo quali sono i nemici invisibili dai quali difenderci con l’ausilio di strumenti idonei che la geopatologia ci mette a disposizione.

 

Campi elettromagnetici

Se fino a non moltissimo tempo fa le fonti di inquinamento elettromagnetico erano esclusivamente di origine naturale (luce, raggi ultravioletti, raggi infrarossi, radiazione cosmica, ecc.), oggi con l'avvento di nuove tecnologie e la diffusione massiccia di apparati elettrici ed elettronici che generano campi elettromagnetici artificali (causando inquinamento definito elettrosmog), la situazione si è complicata non poco. I campi elettromagnetici si distinguono in campi a bassa, a media e ad alta frequenza. I campi a bassa frequenza sono quelli generati dai tralicci dell'alta tensione, dai cavi di distribuzione dell'energia elettrica, dagli elettrodomestici, ecc. I campi elettromagnetici a media e alta frequenza sono invece generati da telefonini cellulari, forni a microonde, trasmettitori radio e Tv, ripetitori per telefonia, ecc. Gli effetti di una prolungata esposizione ai campi elettromagnetici artificiali può generare molti tipi di effetti, diversi a seconda del tipo di frequenza (vedi schema a lato), e la legislazione a riguardo fissa dei valori di cautela dei limiti di esposizione ben precisi, anche se non è in grado di stabilire le distanze di sicurezza in quanto non sono noti i meccanismi di interazione dei c.e.m. con l’organismo e nemmeno gli effetti di sommatoria e potenziamento di tali radiazioni. Possiamo però oltre che controllare il territorio in cui viviamo, mettere in atto alcuni accorgimenti per evitare conseguenze negative per la salute (vedi schema a lato).
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Gas radon

Il radon, un gas radioattivo naturale, inodore e incolore, deriva dal decadimento di altri elementi radioattivi, ed è spesso presente nell'aria delle nostre case. Questo elemento radioattivo può essere presente sia attraverso la sua concentrazione nel terreno su cui la casa è costruita, sia attraverso i materiali usati nella costruzione, come tufo granito e rocce di origine vulcanica, nonchè attraverso la terra battuta, il cemento, i pozzi neri e l'acqua di alcuni pozzi di falda. I limiti consigliati sono di 200 Bq/mc per le nuove costruzioni e 400 Bq/mc per quelle già realizzate, ed è stato stimato che vivere in una casa in cui il limite è superato comporta l'assorbimento in un anno della stessa quantità di radiazioni emesse da duecento radiografie al torace. Dopo il fumo, il radon è la causa più frequente di tumore al polmone. Dunque prima di acquistare una casa, effettuate dei controlli di emissione di radon tramite un laboratorio specializzato. Aerate spesso la casa, e soprattutto il bagno, in cui il radon, tramite le tubazioni si concentra più facilmente, evitate di fumare (il fumo amplifica gli effetti del radon), osservate le piante e gli animali di casa (le piante crescono la metà, e i cani, animali radiofobi, sono disturbati dalle radiazioni).

Reticolo di hartmann

Si tratta di un grande reticolo invisibile di linee energetiche che avvolgono tutta la terra da nord a sud e da est a ovest come i meridiani e i paralleli, conosciuto e documentato con certezza fino ai tempi dell’Imperatore Adriano, le cui maglie hanno una dimensione di 2 metri (in direzione nord-sud) e 2,5 metri (in direzione est-ovest). La rete non è perfettamente regolare, può infatti presentare delle distorsioni dovute ad esempio alla natura del sottosuolo, alla presenza di falde acquifere sotterranee. Ogni linea che definisce il reticolo ha una larghezza di 21 centimetri, questo valore può variare in funzione di fenomeni naturali (terrremoti) e delle caratteristiche del sottosuolo. Queste linee in sé hanno un’ influenza marginale sugli organismi viventi, hanno invece un effetto nocivo nei punti in cui esse si incrociano: i cosiddetti nodi Hartmann o nodi geopatogeni. Esistono 4 nodi ogni 4mq, veri e propri "muri" elettromagnetici che si innalzano verso l'alto. Questa rete radiante fu scoperta per caso dal dr. Ernst Hartmann, quando riscontrò un netto miglioramento nelle condizioni di una paziente, dopo che il suo letto venne spostato di alcuni centimetri. A questa sua scoperta seguirono molti studi da cui nacque la conoscenza di una rete formata da un'insieme di fasce elettromagnetiche, verticali (allineate con l'asse Nord-Sud) ed orizzontali a cui venne appunto dato il nome di Rete di Hartmann.

La grandezza dei rettangoli dipende dai seguenti fattori:

  • la fase della Luna
  • la latitudine
  • 24 ore prima di forti depressioni atmosferiche o terremoti (poi ritorna normale)
  • vicinanza di linee ad Alta Tensione, che influenzano il reticolo per centinaia di metri
  • corsi d'acqua sotterranei a forte portata.
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Rete di curry

Questa rete è simile a quella di Hartmann e venne scoperta dal Dr. Curry. Presenta delle maglie di sagoma quadrata molto più grandi di quelle della rete di Hartmann, misurano infatti circa 4,50 mt. di lato e creano dei "muri" invisibili che si innalzano verso l'alto, spessi 50 cm. I nodi che si vengo a formare misurano circa 50x50 cm.

Anche l'energia radiante dei nodi della rete di Curry è nociva per la salute dell'uomo. La sovrapposizione di un nodo della rete di Hartmann con uno di quella del Curry, crea una condizione particolarmente nociva.

Queste radiazioni (Hartmann e Curry) definite raggi tellurici hanno la caratteristica di penetrare senza impedimento attraverso qualsiasi materiale, sia che si tratti di masse tettoniche, sia che si tratti di rocce, calcestruzzo, legno, materiali sintetici, ecc. I raggi tellurici penetrano attraverso qualsiasi cosa si frapponga al loro percorso. Possono essere rilevati sia sulla superficie terrestre sia al piano più alto di un grattacielo e la loro intensità non subisce per questo variazioni. Questi raggi inoltre si muovono sempre in senso verticale, dal basso verso l'alto. Secondo il Rapporto dell'8° Congresso internazionale della società per la difesa biologica del Tumore, lo stress geopatico, dovrebbe essere considerato come una delle possibili cause delle malattie croniche, anche per quanto riguarda il tumore.

Radioattività

E' il fenomeno di disintegrazione nucleare dei nuclei atomici instabili, che si presenta spontaneamente, o può essere provocato artificialmente, ed è accompagnato dall'emissione di radiazioni di tipo corpuscolare od elettromagnetico. Con la radiazione si ha la liberazione di una certa quantità di energia, che lascia il corpo che emette la radiazione, e si allontana con una velocità dipendente dalla massa e dalla quantità di moto propria. Questo suo "viaggio" termina quando incontra altri corpi che la assorbono tutta o in parte, e questi corpi diventando "rivelatori" della radiazione che, altrimenti, non riusciremmo a scorgere. La scoperta della radioattività naturale è avvenuta nel 1896 per merito di H.Becquerel osservando le radiazioni emesse da sali di uranio, capaci di impressionare le lastre fotografiche come i raggi X. Negli anni seguenti M.Sklodowska-Curie e P.Curie isolarono il polonio e il radio, più radioattivi dell'uranio, e E.Rutherford scoprì le tre radiazioni alfa, beta e gamma emesse dai materiali radioattivi.

Si tratta di fenomeni molto pericolosi per due ordini di motivi: primo perché le radiazioni sono molto dannose per il fisico, e secondo perché non siamo in grado di rilevarle se non con strumenti molto complessi. Per questi motivi è bene tenere sotto controllo la quantità di radiazioni assorbite dal nostro organismo in modo da evitare conseguenze gravi. In alcuni casi, gli organi e tessuti sottoposti a radiazioni elevate hanno evidenziato casi di sterilità permanente, cataratta, ipotiroidismo, pericardite, ecc.

Qui sotto i parametri da tenere d'occhio per limitare gli effetti nocivi dei campi energetici naturali e artificiali con qualche pratico e immediato suggerimento per difenderci

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